Tuesday 23 January 2024

Proemi omerici e canto delle Sirene

Oggi vi presento i proemi omerici e il canto delle Sirene, come da titolo. Oltre alle traduzioni in prosa latina di tra il 12 e il 27/8/09, che riporto come riempi-colonna accanto alle latine in esametri, abbiamo le seguenti 6 traduzioni:
  1. Prima di tutto il proemio dell'Iliade in esametri latini; come le altre latine, lascio i dettagli di questa al relativo post, in questo caso Sing to me of the wrath of Achilles, e riporto solo la storia come da indice cronologico: «Start and compl. betw. 12/8/09 and 8/9/09, twk. betw. 3/2 and 5/2/10, then a couple dates after that, then 22-24/7/12 and 16/8/12, and 29/3/23 for Pestis», e in versione lunga «12/8 marks the point where I move from the Herodotus and co. file to the Homer prose translations file; on 8/9 I brought my summertime Ancient Greek shenanigans to a professor from my school; the Feb 2010 tweaks are in a file created 3/2 and edited 5/2, and the original version is in a file edited 3/2 anyway; a file edited 6/2 does some things to the opening, but those are ignored in the next version, which is from 23/7; the file with the changes of these translations has a bunch of unknown-date edits, two or three explicit yearless dates, and then gives the other range, and is last edited 16/8; the very last tweak is from 29/3/23, i.e. yesterday»;
  2. Poi diamo le altre latine, a cominciare dal proemio dell'Odissea, che si trova in The man of many skills and the Sirens, e ha storia breve «Start 3/2, compl. prob. 6/2/10, twk. a couple dates, then 22-24/7/12 and 16/8/12» e storia lunga «There is a file last edited 3/2/10 14:26 which has only two lines of this opening; the 3/2 diary confirms this; this translation doesn't seem to have been completed until at least 5/2/10 18:41, and then appears complete in a 6/2/10 22:37 file; in effect, the 5/2 mentions that I "prepare the texts to be translated" and translate them to prose except for a few unknown words, which I deal with the following day, and 6/2 goes «Domi termino traductiones poetice» (at home I finish the poetic translations), so that's it; the rest of the dates are from the same file as the HS2 Homer translations»;
  3. L'ultima latina, e l'ultima dei tempi del liceo, è del canto delle Sirene, anche lei in The man of many skills and the Sirens, con storia breve «Prob. 6/2/10, twk. a couple dates, then 22-24/7/12 and 16/8/12» e storia lunga «This first appears in a 6/2/10 22:37 file, so I assume it was made between then and the previous Odyssey file, which is the 5/2/10 18:41 one mentioned above, since that one has none of it; cfr. two items above for 5/2 and 6/2 diary; fun fact: I planned to set this and the two openings to music, according to the filename; for the tweaks, cfr. two items above; the rest of the dates are from the same files as the HS2 Homer translations, except that the final tweak was dated by the post itself»; registrando il 27/1/24, mi accorgo di un errore di metrica: delectatus inizia con dĕ-, non dē-; quindi non Sed delectatus, ma Atque delectatus (15:22); il giorno dopo, sottotitolando, mi rendo conto che audiās ha quella lunga, quindi audjās dev'essere sennò è in metrico; con questo, dato che artem era solo per tenere breve quell'-as, cambio artem in vōcem, il tutto alle 12:13;
  4. Veniamo poi alle traduzioni recentissime, dell'anno scorso o addirittura di questo, con gli esametri barbari che traducono il proemio dell'Iliade; i primi due di questi sono del 16/12/23 alle 21:35-21:36, mentre il resto sono di quando finalmente ci ritorno, cioè del 5/1/24 alle 23:35-23:53, con modifia il giorno successivo alle 11:27 che da «L'ira tu canta, mia diva» porta a «L'ira tu cantami, o Divq»; chiara l'influenza del Pindemonte su questa traduzione; «Al regno d'Ade, e i lor corpi come pasto agli uccelli rapaci» non sta nel metro, però, così alle 23:01 del 23/1/24 correggo come in per;
  5. Sempre esametri barbari sono quelli con cui, il 8/1/24 alle 10:13-10:31, traduco in Italiano il proemio dell'Odissea; e anche qui si nasconde un'influenza, ma credo della Calzecchi-Onesti, visto che inizialmente avevo «L'uomo narrami», poi diventato «L'uomo raccontami», e nella CO se non erro si iniziava con «Narrami o Musa l'uom dall'agile mente»; «Ma non salvò i suoi compagni così, per quanto lo desiderasse,» non sta nel metro, e me ne accorgo postando, sicché sul momento penso a «per quanto il bramasse», poi, controllati tutti i versi e sistemato quello di cui al punto sopra, elimino il "così" alle 23:02 del 23/1/24; registrandolo il 27/1/24 mi accorgo che il v. 7 l'ho saltato sia colla musica che coll'Italiano, quindi rimedio ad ambedue: «Per la lor stessa follia criminale lor furono uccisi,» (14:57), poi «follia temeraria» (14:59);
  6. Il 8/1/24 alle 12:28-12:40, con modifiche alle 15:53-15:57 del giorno stesso, completo la triade di esametri barbari Italiani col canto delle Sirene; registrando poi il 27/1/24 cambio per sbaglio "Mai infatti da qui" in "Mai infatti di qui" nel verso 3 e decido poi di implementarlo.
Con questi brani avevo una sorta di debito del passato, nel senso che mi ero proposto, nel lontano 2010, di musicarli, e invece poi non l'avevo mai fatto. Fino a quando ho pensato di portare le traduzioni (allora solo latine) all'interno di una serie sul canale, e finalmente ho saldato il debito, più o meno (l'intento era musicarli in stile greco antico, infatti il 5/2/10 avevo cercato di capire come fosse questo stile). Vediamo un po' di datare le musiche, i cui spartiti si trovano in fondo al post:
  1. Proemio dell'Iliade: 21/1/24 14:04-14:24, con parecchie modifiche la notte seguente alle 0:07-0:26, nel mettere la musica sullo spartito virtuale;
  2. Proemio dell'Odissea: 21/1/24, primi 5 versi 14:25-14:41, resto 19:48-20:01, anche lui con modifiche nel metterlo sullo spartito virtuale la notte seguente, precisamente alle 0:41-0:48; purtroppo, registrandolo il 27/1/24, mi sono accorto che il v. 7 l'ho saltato sia colla musica che coll'Italiano; l'ho musicato alle 13:18, ma non ho voglia di fare un'altra immagine di spartito; magari un giorno le rifaccio tutte, quelle immagini, così si aggiungono le basi e tutte le modifichette da armonia fatte il 27/1/24;
  3. Per il canto delle Sirene la vicenda è più articolata; si parte con mezzo verso alle 11:43-44 del 22/1/24, per completare il verso alle 12:25-12:26; poi si completa l'opera alle 14:58-15:16, per poi avere le solite modifiche da spartito virtuale alle 0:05-0:30 della notte dopo.
Detto ciò, trattandosi di una puntata di serie, con intro in metrica, è bene che io cominci a riportare e datare le intro. Quindi:
  1. L'intro greca è dell'8/1/24 alle 16:21-17:00 e 17:59-18:14; viene poi notevolmente ritoccata per le correzioni della Kika, con cui dialogo su questi esametri la sera del 10 e in parte dell'11/1/24, e da ultimo il v. 6 la sera del 26/1/24 scambia un δὲ con un γε; questo produce la versione corretta sulla destra, mentre a sinistra c'è l'originale mia;
  2. Segue la italiana, fatta rapidamente alle 18:15-18:18 del 9/1/24;
  3. Infine la latina, subito dopo l'Italiana, 18:18-18:54, più modifiche alle 17:23-17:31 del 22/1/24, che cambiano i versi «Inceptūs cantumque canō bene Sīrēnārum.», «Gæcē, deinde Latīnē, ut ego ipse tradūxī, deinde», «Inceptūs, cantumque canō Sīrēnum ego ipse.» (versione intermedia del 2 tra l'iniziale di prima e la finale di sotto); il verso «Græcē, deinde Latīnē, ut ego ipse ea vertī, deinde» vien poi a finire con cantō invece di vertī il 27/1/24 alle 11:48, guadagnandosi poi un altro ea prima di cantō alle 22:24 del giorno dopo.
Con tutto ciò, vediamo questi brani!



Τὸ προοίμιον τῆς Ἰλιάδος
Μῆνιν ἄειδε, θεά, Πηληιάδεω Ἀχιλῆος
Οὐλομένην, ἣ μυρί’ Ἀχαιοῖς ἄλγε’ ἔθηκε,
Πολλὰς δ’ ἰφθίμους ψυχὰς Ἄϊδι προΐαψεν
Ἡρώων, αὐτοὺς δὲ ἑλώρια τεῦχε κύνεσσιν
Οἰωνοῖσί τε πᾶσι· Διὸς δ’ ἐτελείετο βουλή·   5
Ἐξ οὗ δὴ τὰ πρῶτα διαστήτην ἐρίσαντε
Ἀτρεΐδης τε ἄναξ ἀνδρῶν καὶ δῖος Ἀχιλλεύς.



Proœmium Iliadis
Iram cane, dea, Pelidæ Achillis
Funestam, quæ milia Achæis dolorum dedit,
Multasque strenuas animas Hadi iecit
Heroum, eosque spolia fecit canibus
Avibusque omnibus; Iovisque perficiebatur consilium;
Ex quo quidem (ii duo) primum separati sunt litigando
Atridesque dominus virorum et divus Achilles



Τὸ προοίμιον τῆς Ὀδυσσείας
Ἄνδρα μοι ἔννεπε, Μοῦσα, || πολύτροπον, ὃς μάλα πολλὰ
Πλάγχθη, ἐπεὶ Τροίης || ἱερὸν πτολίεθρον ἔπερσε·
Πολλῶν δ’ ἀνθρώπων || ἴδεν ἄστεα καὶ νόον ἔγνω,
Πολλὰ δ’ ὅ γ’ ἐν πόντῳ || πάθεν ἄλγεα ὃν κατὰ θυμόν,
Ἀρνύμενος || ἥν τε ψυχὴν || καὶ νόστον ἑταίρων.   5
Ἀλλ’ οὐδ’ ὧς ἑτάρους || ἐῤῥύσατο, ἱέμενός περ·
Αὐτῶν γὰρ σφετέρῃσιν || ἀτασθαλίῃσιν ὄλοντο,
Νήπιοι, οἳ κατὰ βοῦς || Ὑπερίονος Ἠελίοιο
Ἤσθιον· αὐτὰρ ὁ τοῖσιν || ἀφείλετο νόστιμον ἦμαρ.
Τῶν ἁμόθεν γε, θεά, || θύγατερ Διός, εἰπὲ καὶ ἡμῖν.   10



Proœmium Odysseæ
Virum mihi insece, Musa, versutum, qui quidem multa
Passus est, postquam Troiæ sacram arcem delevit;
Multorumque virorum vidit urbes et mentem cognovit,
Multaque ipse in mari passus dolores suo in corde,
Redimere conans suumque animum et reditum comitum.
Sed nec ita comites servavit, cupiens etsi:
Eorum enim suis stultitiis deleti sunt,
Pueruli, qui boves Hyperionis Solis
Vorare; at ille illis abstulit reditus diem.
Horum undelibet quidem, dea, filia Iovis, dic et nobis.



Ἀοιδὴ Σειρήνων
«δεῦρ’ ἄγ’ ἰών, || πολύαιν’ Ὀδυσεῦ, || μέγα κῦδος Ἀχαιῶν,   185
νῆα κατάστησον, || ἵνα νωϊτέρην ὄπ’ ἀκούσῃς.
οὐ γάρ πώ τις τῇδε || παρήλασε νηῒ μελαίνῃ,
πρίν γ’ ἡμέων || μελίγηρυν ἀπὸ || στομάτων ὄπ’ ἀκοῦσαι,
ἀλλ’ ὅ γε τερψάμενος || νεῖται καὶ πλείονα εἰδώς.
ἴδμεν γάρ τοι πάνθ’, || ὅσ’ ἐνὶ Τροίῃ εὐρείῃ   190
Ἀργεῖοι Τρῶές τε || θεῶν ἰότητι μόγησαν,
ἴδμεν δ’ ὅσσα γένηται || ἐπὶ χθονὶ πουλυβοτείρῃ».



Cantus Sirenarum
“Heia age iens, clare Ulixes, magna gloria Achæorum,
Navem siste, ut nostram (duarum) vocem audias.
Non enim umquam quis hic transivit navi nigra,
Antequam quidem nostram dulcisonoram ab oribus vocem
At ille quidem delectatus navigat et plura sciens. [audisset,
Scimus enim quidem omnia, quæ in Troia ampla
Argivi Troianique deorum consilio passi sunt,
Scimusque quanta fiant super terra fecunda.”






Φροίμιον τὸ ἀρχαῖον
Ὑμῖν Ἰλίαδος καὶ Ὀδυσσείας φέρω αὐτὸς
Τὰς ἀρχάς, καὶ τῶν Σειρηνάωνς νυν ἀοιδὴν
Ἐν μελαοιδίᾳ ἣν αὐτὸς ξυνέγραψα πρὸς αὐτῶν,
Σὺν δὲ μεταφράσεσιν τὰς αὐτὸς ἐποίηκ' αὐτῶν.
Ἑλλάδος ἐν γλώσσῃ μὲν πρῶτ' ἐγ' ἀείσω, ἔπειτα
Ῥωμαϊκῇ δὲ παλαίῃ, ἔπειτα ἐν Ἰταλικῇ δὲ.
Χαίρετε τῇ ἀκοῇ ὑμεῖς πάντες, τ' ἐπιθυμῶ!



Intrōductiō
Vōbīs Īliadisque et Odyssēæ præsentō
Inceptūs, cantum Sīrēnum etiam bene cantō.
Ipse melōdjam eīs invēnī, omnia vōbīs
Græcē, deinde Latīnē, ut ego ipse ea vertī, ea cantō,
Ītalicam per versjōnem canere hæc conclūdō.
Audīte et gaudēte: bene augurō ego hoc nunc vōbīs!
Preœmio dell'Iliade
L'ira tu cantami, o diva, di Achille figliuol di Peleo,
L'ira funesta, che lutti a migliaia portò per gli Achei
Anime forti d'eroi a migliaia inviò pria del tempo
Al regno d'Ade, e i lor corpi per pasto agli uccelli rapaci
Ed ai cani lasciò (tale infatti era il piano di Zeus),
Da quel primo momento in cui aspra contesa disgiunse
Dal divo Achille il gran capo degli uomini, figlio d'Atreo.
Proœmium Iliadis
Ī́rām pḗrcĭnĕ mī́ Pēlī́dǣ, dī́vă, Ăchī́llīs
Fū́nēstā́m, quǣ mū́lta͜ ăd Ăchī́vōs fū́nĕră iḗcīt,
Mū́ltās ḗt fōrtḗs ănĭmā́s dḗi͞ecĭt ăd Hā́dĕm
Hḗrōū́m, cănĭbū́sque͜ īllṓrūm cṓrpŏră prǽ̄bu͞it
Ā́tque͜ ăvĭbū́s cūnctī́s; Iŏvĭ’ sī́ccĕ vŏlū́ntās fĭḗbā̆t;
Ḗx quĭdem͜ ĕṓ, prīmū́m quō lī́tīs cá͞usă dĭrḗmit
Ā́trīdḗm dŏmĭnū́mquĕ vĭrū́̂m dīvū́mquĕ Ăchī́llēm.
Proœmium Iliadis
Īram percine mī Pēlīdæ, dīva, Achillis
Fūnestam, quæ multa ad Achīvōs fūnera jēcit,
Multās et fortēs animās dējēcit ad Hādem
Hērōum, canibusqu' illōrum corpora præbvit
Atque avibus cūnctīs; Iovi' sīcce voluntās fjēbat;
Ex quid' eō quō prīmum lītis causa dirēmit
Ātrīdem dominumque virûm dīvumque Achillem.



Proemio dell'Odissea
L'uomo raccontami, o Musa, che molto viaggiò e sofferse
Dopo avere di Troia la santa rocca distrutto.
Molte cittadi lui vide, e di molti le menti conobbe,
Molti dolori in mare sofferse, profondi nel cuore,
L'anima sua di salvare tentando, e il ritorno dei suoi.
Ma non salvò i suoi compagni, per quanto lo desiderasse,
Per la lor stessa follia temeraria lor furono uccisi,
Stolti! Ché loro dei buoi del Sole Iperïone
Voller mangiare, ed a lor lui negò del ritorno il mattino.
Figlia di Zeus, anche a noi tutte queste cose, deh, narra.
Proœmium Odysseæ
Vḗrsūtum͜ ī́nsĕcĕ, Mū́să, || vĭrū́m mĭhĭ, plū́rĭmă vḗrō
Quī́ pāssū́st Tr͞oiǣ́ || pōstquam͜ ī́llĕ săcram͜ ārcem͜ ēvērtĭt;
Mū́ltōrū́mquĕ vĭrū̂́m || mēntḗs ātque͜ ṓppĭdă nṓvĭt,
Mū́ltă mărī́ pāssū́st || pœ̄nā́rum͜ īn cṓrdĕ sŭo͜ ī́llĕ,
Ū́t cŏmĭtū́m rĕdĭtū́s || ănĭmū́mquĕ sŭū́m sērvā́rĕt.
Sḗd nēc sī́c cŏmĭtḗs || sērvá͞it, cŭpĕrḗt cum͜ ĕquĭdem͜ īllĕ;
Ī́lli͜ ĕtĕnī́m || su͞a stū́ltĭtĭā́ || sūnt tḗmpŏrĕ cǣ́sī,
Quṓ, pŭĕrī́ stūltī́!,|| bōvḗs Hy̆pĕrī́ŏnĭ’ Sṓlĭs
Ḗxēsḗre;͜ ăt ĕī́s || rĕdĭtū́s īlle͜ ā́bstŭlĭt hṓram.
Hṓrūmque͜ ū́ndĕlĭbḗt, || Iŏvĭ’ fī́lĭa, dī́c, dĕă nṓbīs.
Proœmium Odysseæ
Versūtum īnsece, Mūsa, virum mihi, plūrima vērō
Quī passus't Troiæ postquam ille sacram arcem ēvertit;
Multōrumque virûm mēntēsque atque oppida nōvit,
Multa marī passus't pœnārum in corde svō ille,
Ut comitum reditūs animumque suum servāret.
Sed nec sīc comitēs servājt, cuperet cum equid' ille,
Illī etenim svā stultitiā sunt tempore cæsī
Quō, puerī stultī!, bōvēs Hyperioni' Sōlis
Exēsēre; at eīs reditūs ille abstulit hōram.
Hōrumqu' undelibet, Iovi' fīlia, dīc, dea, nōbīs.



Canto delle Sirene
Gran gloria Achea, ben lodato Odisséo, verso noi la tua nave
Volgi, e trattieniti qui, per udire la nostra voce.
Mai infatti di qui è passato con sua nave nera
Un che la nostra voce di miele non abbia ascoltato.
Ma dilettatosi assai se ne va ogni uomo, e più saggio:
Noi sappiam tutto ciò che nelle ampie distese di Troia
Per volontà degli dèi han sofferto gli Argivi e i Troiani,
Tutto ciò che sulla terra che nutre ogni cosa succede.
Cantus Sirenarum
«Hḗia͜ ăge͜ ĭḗns, ō clā́rĕ || Ŭlī́xēs, glṓrĭa͜ Ăchī́vûm,
Nā́vēm sī́stĕ, ŭtī́ || nōstrā́m dūlcem͜ á͞udĭăs ā́rtĕm.
Nā́m hāc nḗmo͜ ūmquā́m || trānsī́vĭt ătrā́ cūm nā́vī
Ā́ntĕquăm ͞á͞udīrḗt || hānc vṓcēm dū́lcĭsŏnṓrǎm,
Sḗd dēlḗctātū́s || tūm nā́vĭgăt ā́tquĕ scĭḗns plū̆s.
Scī́mūs ĕnī́m cūncta͜ ͞é͞a, || Trŏĭā́ quæ͜ īn mā́gna͜ ădĭḗrĕ
Ā́rbĭtrĭṓ dīv͞û́m || Trōiā́nōs ā́tquĕ Ăchī́|vōs,
Quā́ntăquĕ tḗrră sŭpḗr || vĭdĕā́t sēsē͜ ḗssĕ ŏpī́mă».
Cantus Sirenarum
«Heia age iēns, ō clāre Ulīxēs, glōria Achīvûm,
Nāvem siste utī nostram dulcem audjās artem.
Nam hāc nēmō umquam trānsīvit atrā cum nāvī
Antequam audīret hanc vōcem dulcisonōram,
Atque delectātus tum nāvigat atque sciēns plūs.
Scīmus enim cūnct' ea, Troiā qu' in magnā adiēre
Arbitriō dīvûm Troiānōs atque Achīvōs,
Quantaque terra super videat sēsē esse opīma».






Φροίμιον τὸ διωρθωσθέν
Ὑμῖν Ἰλιάδος καὶ Ὀδυσσείας φέρω αὐτὸς
Τὰς ἀρχάς, καὶ Σειρήνων ᾠδὴν μελίγηρυν,
Ἐν μέλει ὃ ξυνέγραψα πρὸς αὐτῶν αὐτὸς ἔγωγε,
Σὺν δὲ μεταφράσεσ' ἅς γε πρὸς αὐτῶν ποίησ' αὐτός.
Ἑλλάδος ἐν γλώσσῃ μὲν πρῶτ' ἐγ' ἀείσω, ἔπειτα
Ῥωμαϊκῇ γε παλαιᾷ, ἔπειτα ἐν Ἰταλικῇ δὲ.
Χαίρετε τῇ ἀκοῇ ὑμεῖς, οὕτως ἐπιθυμῶ!



Introduzione
Dell'Ilïade e dell'Odissea oggi a voi io presento
I proemi, ed insieme anche il canto delle Sirene,
Brani che ho musicati e tradotti in Latino e Italiano.
Prima gli originali, a seguir le versioni latine,
Poi le Italiane io canto. A tutti voi buon ascolto!










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