Altra canzone ebraica oggi, stavolta religiosa, הלב שלי | Ḥa-lev shel-į, "Il mio cuore". Incontrata il 2/2/20 tra i suggerimenti di Youtube, tradotta tra le 13:30 e le 14 dell'8/2/20, in Italiano. C'è questa versione originale «Da un anno già sulle sue gambe non può stare» che si è persa e non so quando sia stata cambiata nella versione corrente… beh, sicuramente l'8/2/20 tra le 13:57, che è quando ho composto la versione originale, e le 14:32, perché a quell'ora ho salvato la bozza del post con la versione corrente. Alle 19:27 in seguito a questa risposta su Quora che mette un paio di virgole nel testo cambio «Ciò che la serva sull'acqua non ha notato / S'alza come tempesta dal mar» nella sua forma attuale. Mazza che casino che ho combinato con quella riga! Allora qui abbiamo due letture possibili:
'Sta prima strofa comincia a stufarmi. È contorta. Credo che le virgole prima di poém e olém siano una bufala, e che "ma sheló" si riferisca al fatto che il cuore è spezzato in due. E con ciò, per le 14:33 del 7/12, "martella" è comparso nel letterale, «Ciò che nemmeno la serva ha notato» e i due «Viene» sono diventati quello che sono, e qualche aggiustamento è stato fatto alla punteggiatura.
Poi il 7/12/20 alle 14:58 modifico «Questo, nemmeno la serva l'ha notato» nella forma attuale, dimenticandomene completamente l'indomani al momento di registrare. Invece montando il video l'8/12/20 cambio «E solo tu puoi il mio lamento in gioia mutar» prima in «E solo tu il mio lamentar puoi in gioia mutar» alle 14:03, poi in «E solo tu puoi ogni lamento in gioia mutar» alle 14:13, e poi nella forma attuale alle 14:14 [non so se il fatto che tale forma fosse originariamente solo nell'ultimo ritornello fosse intenzionale o uno svarione, comunque ho rettificato], e cambio «cuore infranto» in «cuor spezzato» alle 14:13. Vediamola!
- Ma sheló come "qualsiasi cosa che, checché, ciò che", quindi non negativo, e quindi «Ciò che la serva sull'acqua ha notato»; però la cosa è slang e poco in linea coll'Ebraico stile biblico della canzone;
- Ma sheló ha dentro il lo che è la negazione, quindi «Ciò che la serva sull'acqua non ha notato»; questo non è slang, potrebbe indicare qualcosa di molto nascosto (perché «Un'ancella ha visto sul mare ciò che Ezechiele non ha visto», dice il proverbio), però ci forza a sottintendere un "è" prima del "come".
'Sta prima strofa comincia a stufarmi. È contorta. Credo che le virgole prima di poém e olém siano una bufala, e che "ma sheló" si riferisca al fatto che il cuore è spezzato in due. E con ciò, per le 14:33 del 7/12, "martella" è comparso nel letterale, «Ciò che nemmeno la serva ha notato» e i due «Viene» sono diventati quello che sono, e qualche aggiustamento è stato fatto alla punteggiatura.
Poi il 7/12/20 alle 14:58 modifico «Questo, nemmeno la serva l'ha notato» nella forma attuale, dimenticandomene completamente l'indomani al momento di registrare. Invece montando il video l'8/12/20 cambio «E solo tu puoi il mio lamento in gioia mutar» prima in «E solo tu il mio lamentar puoi in gioia mutar» alle 14:03, poi in «E solo tu puoi ogni lamento in gioia mutar» alle 14:13, e poi nella forma attuale alle 14:14 [non so se il fatto che tale forma fosse originariamente solo nell'ultimo ritornello fosse intenzionale o uno svarione, comunque ho rettificato], e cambio «cuore infranto» in «cuor spezzato» alle 14:13. Vediamola!
הלב שלי נקרע לשניים * מה שלא ראתה שפחה על המים כמו סופה מן הים הולם כמו תופה של מרים פועם ואין תרופה בעולם הלב שלי מרים ידים כבר מועד לא עומד על הרגליים שבר כלי שאין בו כבר מה והשמים הם לי חומה איך אעבור בתוך הים ביבשה? ורק אתה יכול להפוך # מספדי למחול לזכך את החול לרכך בי הכל ורק אתה מבין איך לגשת ללב שלי משכך כל כאב שבי מרפא את הלב הלב שלי נקרע לשניים חציו אשם וחציו לשם שמים כמו סופה מן הים הולם כמו תופה של מרים פועם ואין תרופה בעולם ללב # ויש עוד צר שמציק לצאן ואין ציר שיצעק לצור רק אני מול ים שלם ולב שבור # ורק אתה יכול להפוך # מספדי למחול לזכך את החול לקדש בי הכל ורק אתה מבין איך לגשת ללב שלי משכך כל כאב שבי מרפא את הלב * # * Il mio cuore è spezzato in due (Cosa che la serva non ha visto sull'acqua), Come una tempesta dal mare martella, Come il tamburo di Miriám batte, E non c'è medicina nel mondo Il mio cuore alza le mani [È] già un anno [che] non sta sulle [sue] gambe [È] un pezzo di stoviglia rotta, non c'è niente per lui E il cielo è un muro per me: Come passerò attraverso il mare su terra asciutta? # E solo tu puoi cambiare Il mio lamento in danza Purificare la sabbia Addolcire tutto in me E solo tu capisci Come avvicinarti al mio cuore Guarisci tutto il dolore che [c'è] in me Curi il [mio] cuore Il mio cuore è spezzato in due Metà è peccatore, e metà è per il nome di Dio Come una tempesta dal mare martella, Come il tamburo di Miriám batte, E non c'è cura nel mondo per il (mio) cuore # E c'è ancora un nemico che disturba il gregge E non c'è messaggero che griderà alla roccia (=Dio) Solo io davanti al mare intero con un cuore spezzato # # E solo tu puoi cambiare Il mio lamento in danza Purificare la sabbia Santificare tutto in me E solo tu capisci Come avvicinarti al mio cuore Guarisci tutto il dolore che [c'è] in me Curi il [mio] cuore * # |
* Ḥa-lev shel-į niqrá` leshnáyįm Maḥ sheló’ ra’atáḥ shifħáḥ `al ḥa-máyim Kmǫ ṣǫfáḥ men ḥayám ḥǫlém, Kmǫ tǫfáḥ shel Miryám pǫ`ém, Ve’e(y)n trǫfáḥ be`ǫlám Ḥa-lev shel-į merį́m yadáyim Kvar mǫ`éd lo’ `ǫméd `al ḥa-ragláyįm Shéver klį she-’e(y)n bǫ kvar maḥ Ve-ḥa-shamáyim ḥem lį ħǫmáḥ ’E(y)kh ‘e`vǫ́r betǫ́kh ḥa-yám ba-yabasháḥ? # Ve-raq ‘atáḥ yakhǫ́l laḥafǫ́kh Miṣpedį́ lemaħǫ́l Lezakékh ‘et ḥa-ħǫ́l Lerakékh bį ḥa-kól Ve-raq ‘atáḥ mevį́n ‘E(y)kh lagéshet la-lev shel-į Meshakékh kol ke’év she-v-į́ Merapé’ ‘et ḥa-lev Ḥa-lev shel-į niqrá` lishnáyįm Ħetzyǫ́ ‘oshám ve-ħetzyǫ́ leshém shamáyim Kmǫ ṣǫfáḥ men ḥayám, ḥǫlém Kmǫ tǫfáḥ shel Miryám, pǫ`ém, Ve’e(y)n trǫfáḥ be`ǫlám la-lev # Ve-yesh `ǫd tzar she-metzį́q letzó’n Ve-’e(y)n tzįr she-yitzá`aq letzǫ́r Raq ‘anį́ mųl yam shalém ve-lev shavǫ́r # # Ve-raq ‘atáḥ yakhǫ́l laḥafǫ́kh Miṣpedį́ lemaħǫ́l Lezakékh ‘et ḥa-ħǫ́l Leqadésh bį ḥa-kól Ve-raq ‘atáḥ mevį́n ‘E(y)kh lagéshet la-lev shel-į Meshakékh kol ke’év she-v-į́ Merapé’ ‘et ḥa-lev * #
* A-lev shel-i niqrá` leshnáyim Ma sheló’ ra’atá shifkhá `al a-máyim Kmo sofá men ayám olém, Kmo tofá shel Miryám po`ém, Ve-’e(y)n trofá be`olám A-lev shel-i merím yadáyim Kvar mo`éd lo’ `oméd `al a-ragláyim Shéver kli shé-’e(y)n bo kvar ma Ve-a-shamáyim em li khomá ’E(y)kh ‘e`vór betókh a-yám ba-yabashá? # Ve-raq ‘atá yakhól laafókh Miṣpedí lemakhól Lezakékh ‘et a-khól Lerakékh bi a-kól Ve-raq ‘atá mevín ‘E(y)kh lagéshet la-lev shel-i Meshakékh kol ke’év she-v-í Merapé’ ‘et a-lev A-lev shel-i niqrá` leshnáyim Khetzyó ‘oshám ve-khetzyó leshém shamáyim Kmo sofá men ayám, olém Kmo tofá shel Miryám, po`ém, Ve-’e(y)n trofá be`olám la-lev # Ve-yesh `od tzar she-metzíq letzó’n Ve-’e(y)n tzir she-yitzá`aq letzór Raq ‘aní mul yam shalém ve-lev shavór # Ve-raq ‘atá yakhól laafókh Miṣpedí lemakhól Lezakékh ‘et a-khól Leqadésh bi a-kól Ve-raq ‘atá mevín ‘E(y)kh lagéshet la-lev shel-i Meshakékh kol ke’év she-v-í Merapé’ ‘et a-lev * # Il cuore mio in due è spezzato, Ma nemmeno la serva l'ha notato: Batte come tempesta dal mar Batte come il tambur di Miriám Nel mondo cura non c'è… Il cuore mio deve le mani alzare Già da un anno sulle gambe non può stare È come un coccio inutile Ed il cielo è un muro per me All'asciutto il mare come passerò? # E solo tu il mio lamento In gioia sai mutar La sabbia purificar, Tutto in mē calmar E solo tu capisci Come avvicinare il mio cuor Sai guarire ogni mio dolor Sai curare il mïo cuor Il cuore mio in due è spezzato: Metà è peccato, metà a Dio votato. Batte come tempesta dal mar, Batte come il tambur di Miriám, Nel mondo cura non c'è per lui… # Il gregge ancora un nemico ha, Né messaggero a Dio griderà: Ci son sol io col cuor spezzato innanzi al mar… # # E solo tu il mïo lamento In gioia sai mutar La sabbia purificar, Tutto in me santificar E solo tu capisci Come avvicinare il mio cuor Sai guarire ogni mio dolor Sai curare il mïo cuor * # |
No comments:
Post a Comment