Saturday 11 April 2020

Questo silenzio mi soffoca

Non ne potete più di canzoni greche, vero? No perché oggi ce n'è un'altra, Με πνίγει τούτη η σιωπή | Me pnígë toýti̱ i̱ siōpí̱, che dà il titolo al post.
Tradotta, ovviamente, in Italiano il 21/2/20 intorno alle 14. Traduzione letterale a sinistra e cantabile a destra. La variante «Nella strada deserta io non so», dovuta all'idea di collegare na vgō kä na fōnáxō con den mporṓ nella seconda strofa, è stata soppressa 18:37 4/4/20 in seguito alla scelta suggerita dall'amica greca della traduzione letterale, che prima aveva l'alternativa «per andare e gridare» (o simile). Comunque ha decisamente più senso questa qua.
Certo che «Στο δρόμο να 'χουνε γιορτή» è bella ambigua: è un congiuntivo, quindi «Che in strada faccian fēsta», o devo leggere il "na" come "ecco", e quindi «Guarda: in strada fan fēsta», ritraduzione delle 15:38 del 15/5/21? Io propendo per la seconda, perché per far festa anche loro, come quelli in strada lo stanno facendo, devono separarsi. Quindi cambiamo.
Tra le 0:43 e l'1:20 della notte tra 20 e 21/3/23, dopo un po' che l'ho avuta in giro da rifare perché stesse meglio nella musica e avesse meno insulse rime musicali, finalmente riesco a ritradurre questa canzone, sempre in Italiano. Il risultato è la versione rifatta sotto, mentre tutto quanto sopra si riferisce alla versione originale di sotto. C'è una modifica del 22/3/23 alle 15:31, che cambia «Tūtto il dolor che abbiāmo!» nella versione attuale. La strofa 2 ha ancora le insulse rime musicali alle righe 1 e 3, e non so che farci. Le altre rime o sono vere o quantomeno non sono "ah allungo la sillaba accentata e faccio rima con quella appena dopo che viene pseudo-accentata dalla melodia".
A proposito di ambiguità, βράδυ è sia sera che notte. Mi pare che nella prima strofa stia meglio "notte" e nella seconda "sera".
Vediamola!


Πικρό το βράδυ σκυθρωπό
αργεί να ξημερώσει
στο σπίτι μέσα το κλειστό
ερημιά έχει φυτρώσει.

*Με πνίγει τούτη η σιωπή    ω
τούτη η στεναχώρια
στο δρόμο, να, 'χουνε γιορτή    ω
κι εμείς να ζούμε χώρια.

Αυτό το βράδυ δεν μπορώ
γωνιά να βρω ν' αράξω
στο δρόμο τον ερημικό
να βγω και να φωνάξω.

*



Amara [è] la notte tetra,
Tarda ad albeggiare.
Dentro la casa chiusa
La solitudine ha fatto le radici.

*Mi soffoca questo silenzio,    oh,
Questa tristezza,
In strada, guarda, fanno festa,    oh,
E noi, viviamo separati.

Questa notte non posso
Andare in un angolo per ancorarmi,
Nella strada desolata
Che io vada e gridi.

*
Pikró to vrády skythrōpó,
Argë́ na xi̱merṓsë,
Sto spíti mésa to klëstó
Eri̱miá ékhë fytrṓsë.

*Me pnígë toýti̱ i̱ siōpí̱,    ō,
Toýti̱ i̱ stenakhṓria,
Sto drómo, na, 'xoyne giortí̱,    ō,
Ki emë́s na zoýme khṓria.

Af̃tó to vrády den mporṓ
Gōniá na vgō n' aráxō,
Sto drómo ton eri̱mikó
Na vgō kä na fōnáxō.

*
La tetra notte m'è amara,
E l'alba sta tardando.
In questa casa chiūsa
La solitudine va germogliando.

*Questo silenzio mi soffoca,    oh,
Tutta questa tristezza!
Guarda: in strada fan fēsta,    oh,
Separiamoci da ora.

Questa notte io non riēsco
A trovare un angolo per me
Nella strada deserta vōglio
Uscire ed urlare!

*
Āmara notte di tenēbre,
L'āurora tārda: dov'è?
Nēlla nostra casa chiusa, ahimè,
È cresciuta la solitudine!

Il silenzio soffoca il mio cuor,    wo-oo-ooo-oh,,
Cōl grān dolor che abbiāmo!
Guārdā che festa c'è là fuor,    wo-oo-ooo-oh,,
A vivere da soli andiamo!

Quēsta sera io non trōvo
Ūn angolo ove stāre.
Nella strāda deserta vōglio
Uscire e gridāre!

*

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